Pseudonimo di
Marco Ambrogi. Pittore italiano. Non si hanno notizie certe
relative alla sua giovinezza e formazione; pare però che sia stato
allievo di Piero della Francesca e che abbia seguito il maestro a Roma nel 1459.
Probabilmente fu alla corte di Urbino nel decennio 1465-75, dove ebbe modo di
mostrare la sua abilità nell'uso della prospettiva. Si attribuiscono a
lui l'inquadratura architettonica della biblioteca e dello studiolo di Federico
da Montefeltro e alcune decorazioni pittoriche; ma la sola opera del palazzo
ducale di Urbino considerata con certezza di
M. è il
Cristo
benedicente. Dopo un primo soggiorno a Roma tra il 1469 e il 1470, al quale
risalgono la copia dell'icona di
Santa Maria del Popolo eseguita per
Alessandro Sforza e i
Santi Marco evangelista e Marco papa realizzati per
la basilica omonima,
M. vi tornò nel 1475 e cominciò a
dipingere per la Biblioteca Vaticana l'affresco che rappresenta
Sisto IV
nell'atto di affidare al Platina il riordinamento della biblioteca. In
questo dipinto
M. deriva da Piero della Francesca la cornice
architettonica che circonda le figure, anche se ridotta a solenne scenografia,
mentre l'intensità del colore risente dei contatti con la pittura
fiamminga. Nel 1478 fu tra i fondatori dell'Accademia di San Luca e
cominciò a lavorare all'
Ascensione di Cristo nell'abside dei Santi
Apostoli, opera terminata nel 1480, i cui frammenti sono conservati al Quirinale
e alla Pinacoteca Vaticana.
M. lavorò ancora con Antoniazzo Romano
alla Biblioteca Vaticana fino al 1481 e fino al 1484 a una cappella in Santa
Maria in Trastevere, oggi perduta. Lasciò quindi Roma per recarsi a
Loreto, dove realizzò il disegno generale e i cartoni per le figure della
cupola della cappella del tesoro. Di nuovo a Roma nel 1489, eseguì i
disegni per il sacello di Sant'Elena in Santa Croce in Gerusalemme. Dopo aver
lavorato nel palazzo degli Anziani ad Ancona, a Forlì realizzò con
Palmezzano gli affreschi della cappella Feo in San Biagio, andati distrutti nel
1944 (Forlì 1438-1494).
Melozzo da Forlì: frammento dell'affresco raffigurante l'Ascensione di Cristo (Roma, palazzo del Quirinale)